Tra le tante cose che un figlio ormai adulto potrebbe rimproverare a mamma e papà c’è anche lui: il troppo colesterolo. E non soltanto perché, nel corso dei primi anni di vita, non è stato instradato verso una corretta alimentazione e un sano stile di vita. Ma soprattutto perché da uno dei due genitori può aver ereditato una mutazione genetica che impedisce alle cellule, in particolare del fegato, di processare correttamente i lipidi che circolano nel sangue. Parliamo dell’ipercolesterolemia familiare: “Una condizione – spiega il lipidologo Alberto Zambon, professore associato di Medicina interna all’università di Padova – assai diffusa, e che riguarda una persona su 200 – 250. Il che significa almeno 240 mila italiani”.
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