Gli shampoo agli ormoni potrebbero essere responsabili della pubertà precoce. E’ quanto emerge da una ricerca condotta dalla Food and Drug Administration. Che denuncia: il numero delle adolescenti che hanno una maturazione sessuale precoce sono in aumento in Occidente, anche se per il momento il primato spetta alle afroamericane. Dall’indagine, infatti, è emerso che il 50 per cento delle ragazze di colore che vivono negli Stati Uniti sviluppano seni e peli pubici già all’età di otto anni, rispetto al 15 per cento delle bianche e diversamente dalla maggioranza delle loro coetanee che vivono in Africa. Secondo i ricercatori spiegherebbe il fenomeno il fatto che circa la metà delle famiglie afroamericane usa prodotti per capelli alla placenta. “Gli ormoni vengono facilmente assorbiti dalla pelle, come dimostra l’uso terapeutico dei cerotti”, ha spiegato a New scientist Chandra Tiwary, responsabile del reparto di endocrinologia pediatrica del Brooke Army Medical Center (Texas). La stessa Tiwary che ha controllato i dati della Fda, aveva realizzato nel 1998 uno studio su quattro adolescenti che dopo l’uso di questi shampoo avevano mostrato chiari segni di pubertà precoce. I sintomi tuttavia erano spariti con l’interruzione del prodotto. Analizzando questi prodotti era emersa la presenza di un potente estrogeno, l’estradiolo, in quantità comprese tra quattro milligrammi e due grammi ogni 100 grammi. “Gli ormoni non sono sicuri nemmeno in piccole dosi”, ha affermato Ella Toombs, responsabile dell’Ufficio Cosmetici della Fda, e, di conseguenza, questi prodotti richiedono un specifico processo di approvazione. Il divieto di vendita, scattato negli Usa dopo il 1994, non ha impedito che alcuni prodotti etichettati prima di quella data siano ancora oggi in commercio, mentre in Europa shampoo agli ormoni si possono acquistare su Internet. (d.d.v.)
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