Come si può capire se siamo di fronte a un grande film? Possiamo basarci sui premi che riceverà? Sul regista che lo ha girato, o sugli attori che vi partecipano? O sono magari gli incassi un buon indice del successo che avrà la pellicola? Nessuna di queste opzioni, perché a decidere l’importanza di un opera nel mondo del cinema, un po’ come avviene in quello della scienza, sono in realtà le citazioni. Di fatto quindi i registi più delle critiche e delle risposte del pubblico. Tenetelo a mente guardando la prossimanotte degli Oscar, il 22 febbraio. A dimostrarlo è uno studio del Northwestern Institute on Complex Systems, pubblicato su Pnas.
Nel loro studio i ricercatori hanno preso in considerazione due tipi di parametri: alcuni definiti da loro soggettivi, come le critiche ricevute dalla pellicola, i premi vinti e l’opinione generale a riguardo; e alcuni oggettivi, cioè il numero di citazioni ricevuto in altri film o l’incasso al botteghino. Per scoprire quale di questi metodi fosse più preciso nel predire il destino di un film, hanno analizzato oltre 15mila titoli riportati nell’Internet Movie Database, utilizzando come criterio per il loro successo l’inclusione nel National Film Registry della biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, un onore riservato unicamente alla pellicole americane di “fondamentale importanza culturale, storica o estetica” (e dove ci sono, tanto per citarne alcuni, pellicole come Quarto potere, 2001: Odissea nello Spazio, Via col vento, Casablanca).
I risultati dello studio dimostrano che tra i parametri presi in considerazione, il numero di citazioni ricevute in altre pellicole (e quindi i riferimenti dei registi) è quello che permette di predire con maggiore precisione la futura inclusione di un film nel National Film Registry. Il sistema, spiegano i ricercatori, risulta incredibilmente efficace, soprattutto per film che abbiano compiuto almeno 25 anni.
“Sembra proprio che i registi tornino di continuo sui film ritenuti significativi”, racconta Luís Amaral, coordinatore dello studio. “In effetti se mostri un particolare di Psycho, come un riferimento alla scena della doccia, è come se mettessi l’intero film di fronte al pubblico della nuova pellicola”.
Dopo aver stabilito il metodo perfetto per riconoscere l’importanza di un film, Amaral pensa ora di ottimizzare il sistema utilizzato in un altro campo in cui le citazioni risultano fondamentali: quello della scienza. “Più di un milione di paper scientifici vengono pubblicati ogni anno in tutto il mondo”, sottolinea Amaral. “È quindi difficile distinguere uno studio importante da uno di qualità media, esattamente come accade per i film. Il mio prossimo obbiettivo è quindi sviluppare un metodo ottimale per misurare le citazioni in campo scientifico, che sveli con precisione quel che accade nella letteratura scientifica”.
Via: Wired.it
Credits immagine: The Conmunity – Pop Culture Geek/Flickr CC
Insomma, il sistema funziona in modo eccellente per predire se un film girato 25 anni prima è di successo o meno.