Supponiamo di viaggiare in una navicella spaziale e di avere inavvertitamente oltrepassato l’orizzonte degli eventi di un buco nero, cioè il limite oltre il quale nulla, nemmeno la luce, è in grado di sfuggire al campo gravitazionale del buco nero. È possibile sopravvivere all’interno? Secondo Geraint Lewis e Juliana Kwan della University of Sydney (Australia), non potremmo mai uscirne ma potremmo allungare il tempo rimanente prima che la singolarità centrale del buco nero ci distrugga.
La gravità del buco nero distorce lo spazio-tempo: un osservatore esterno che osserva un oggetto che oltrepassa l’orizzonte degli eventi di un buco nero vedrà che il tempo per questo oggetto scorre più lentamente, come predetto dalla teoria della relatività di Einstein. Se l’oggetto fosse un orologio, ad esempio, vedremmo le lancette muoversi più lentamente. Raggiunto l’orizzonte stesso poi, il tempo addirittura si fermerebbe e, visto dall’esterno, il tempo dell’oggetto resterebbe congelato per il resto della vita dell’Universo.
L’analisi dei ricercatori australiani, che sarà pubblicata su Proceedings of the Astronomical Society of Australia mostra come, contrariamente a quanto pensato finora, il modo per allungare la vita all’interno di un buco nero esista e sia quello di azionare il veicolo spaziale cambiando attentamente traiettoria e sfruttando la relatività dello spazio-tempo. Lewis e Kwan evidenziano le condizioni di partenza sbagliate. I modelli precedenti si basavano su oggetti che si trovavano all’orizzonte degli eventi in uno stato di quiete. Risulta più verosimile che un razzo che si avvicini all’orizzonte degli eventi abbia una velocità non nulla. In queste condizioni sarebbe possibile spostare il veicolo che si trova all’interno dell’orizzonte degli eventi da traiettorie “brevi” a traiettorie “più lunghe”.
Ma non tutti i fisici sono concordi su questo punto: i cosmologi della University of California, Berckley, spiegano che si avrebbe invece l’effetto contrario: un veicolo spaziale che ha sorpassato l’orizzonte degli eventi non dovrebbe azionare i suoi motori perché verrebbe risucchiato molto più velocemente. (ma.ma.)
