Categorie: Società

Come trasformare il selfie in uno scatto d’autore

Vuoi una foto d’autore? Fatti un selfie. Ora ogni scatto può essere trasformato in un ritratto artistico grazie a un nuovo algoritmo che conferisce, anche all’immagine più banale, lo stile di grandi fotografi ritrattisti come Richard Avedon, Diane Arbus e Martin Schoeller. A renderlo possibile è la tecnica di fotoritocco sviluppata dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) di Boston insieme ai colleghi dell’Università della Virginia.

Il nuovo programma è capace di rielaborare l’autoscatto ‘rubando’ lo stile professionale ad un ritratto fotografico d’autore in cui il volto del protagonista abbia delle similitudini con quello della persona ritratta. Grazie a un comune software di riconoscimento facciale, il sistema mette in corrispondenza i punti chiave dei due volti (occhi con occhi, barba con barba, pelle con pelle) e trasferisce lo stile desiderato pezzo dopo pezzo. I visi scelti devono essere simili per evitare di ottenere effetti bizzarri, come la sovrapposizione di rughe sulla faccia di un bambino. Questa tecnica è stata testata su 94 foto prese dal sito di photo-sharing Flickr e il risultato è stato molto buono.

Con lo stesso metodo è possibile ritoccare anche i video, assicurano i ricercatori. Nelle prime prove si sono ottenuti risultati decisamente migliori rispetto alle attuali tecniche che, invece del confronto e trasferimento dei dettagli, usano parametri globali come l’esposizione e il contrasto.

Attualmente il software del fotoritocco d’autore è disponibile solo per Pc ma ben presto, grazie alla collaborazione con gli esperti di Adobe Systems, verrà trasformato in un’applicazione per smartphone. L’intero progetto sarà presentato in agosto al Siggraph, la più grande conferenza sulla grafica computerizzata negli Stati Uniti

Riferimenti: Mit

Credits immagine: via Mit

 

Simona Pascucci

Una mente quadrata in un animo tondo

Nata "quadrata" e determinata, sempre alla ricerca di risposte ai suoi perché, si è laureata in Astrofisica, ma la sua sensibilità "tonda" e flessibile l’ha spinta verso il disegno, la musica, la fotografia. Così ha sempre alternato lavori in materie tecnico-scientifiche a numerosi hobby prettamente artistici. Ama viaggiare, vivere in ambienti multiculturali e lavorare in team. Ora cerca di fondere tutte le sue passioni nel giornalismo scientifico multimediale per trovare la sua "quadratura del cerchio".

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