Nel Centauro è nata una stella. Per di più gigante, con una massa venti volte quella del nostro Sole e un raggio cinque volte maggiore. A captare i bagliori della sua nascita, a circa 10.000 anni luce di distanza, è stata un’équipe internazionale di astronomi di cui fa parte anche Leonardo Testi dell’Istituto nazionale di astrofisica – Osservatorio di Arcetri, attualmente all’Eso.
È la prima volta che si assiste alla formazione di una stella massiva, e le osservazioni – riportate oggi su Nature – indicano che questa avviene come nelle stelle più piccole, ovvero da un disco di polveri e gas. Un’informazione tutt’altro che scontata. Tra le ipotesi sulla formazione di questi giganti infatti, vi è la fusione di stelle più piccole. “La scoperta ha due implicazioni”, spiega Testa: “Che le stelle primordiali, che erano stelle massicce, hanno avuto questa stessa genesi, e che le stelle massicce possono generare un sistema planetario. Infatti il disco protostellare è condizione necessaria perché si formi un sistema di pianeti intorno a una stella”.
Riferimenti: Inaf; doi:10.1038/nature09174
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puo essere che quel cerchio prima era un buco nero?