Categorie: Salute

Creato il primo mini-stomaco umano

Dopo il rene, il cervello e la vagina, il pool degli organi ricreati in laboratorio si allarga. A partire dalle cellule staminali sono stati infatti prodotti in laboratorio i primi “organoidi gastrici”, riproduzioni tridimensionali e in scala ridotta dello stomaco umano. Secondo gli scienziati del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center che lo hanno realizzato – come raccontano in uno studio pubblicato su Nature – questi stomaci in miniatura potranno essere utili per studiare l’evoluzione delle malattie gastriche, come le ulcere o il cancro, sviluppare nuovi farmaci e studiare alcuni meccanismi alla base del diabete e dell’obesità, problema che interessa circa il 30% della popolazione mondiale.

I ricercatori sono riusciti a riprodurre in una capsula di Petri i processi che, durante lo sviluppo embrionale, portano le cellule staminali a differenziarsi in cellule del tessuto gastrico. Hanno così ottenuto degli stomaci artificiali di circa 3 millimetri di diametro. Per valutare la possibilità di utilizzare gli organoidi come modelli per studiare le malattie gastriche sono state anche ricreate le fasi iniziali dell’infezione da Helicobacter pylori, un batterio che causa la maggior parte delle patologie dello stomaco, cancro compreso. Queste malattie, che colpiscono il 10% della popolazione mondiale, non possono essere studiate sui modelli animali date le eccessive differenze strutturali e funzionali con il modello umano.

Gli organoidi gastrici, oltre a essersi rivelati utili allo studio dell’infezione da Helicobacter pylori, dal momento che le prime fasi della malattia hanno colpito l’organo artificiale esattamente come avviene in quello reale, “rappresentano un punto di partenza promettente per la generazione di altri tessuti di organi in tre dimensioni, compreso il fondo oculare, i polmoni e il pancreas”, concludono gli autori della ricerca.

Riferimenti: Nature DOI: 10.1038/nature13863

Credits immagine: Katie Sinagoga

Giulia Carosi

Dopo una laurea in Psicologia conseguita alla Sapienza Università di Roma abbandona l’idea di fare la ricercatrice per studiare un po’ di tutto e non tutto su poco. Si iscrive al Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste per imparare a raccontarlo.

 

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