Un occhio rivolto verso l’esterno mentre l’altro guarda dritto. È questa la particolarità appena osservata in alcuni autoritratti di Rembrandt e di Leonardo da Vinci che potrebbe far pensare che i due artisti soffrissero di exotropia, una forma di strabismo che implica appunto la deviazione di un occhio verso l’esterno. A raccontarlo sulle pagine di Jama Ophthalmology sono stati i ricercatori della Johns Hopkins University Hospital, secondo cui, poiché questa condizione non è documentata nei due artisti, la spiegazione risiederebbe nel fatto che Rembrandt e da Vinci avessero probabilmente un occhio dominante che poteva influenzare il modo in cui percepivano il loro sguardo quando si osservano allo specchio per dipingere l’autoritratto.
L’exotropia, o strabismo divergente, è una condizione caratterizzata dalla deviazione all’esterno di un occhio che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. Può essere congenita e a differenza della esotropia, in cui l’occhio è deviato verso l’interno e insorge verso i 2,3 anni di età, l’exotropia si sviluppa solitamente verso i dieci anni. Inoltre, questa condizione può causare successivamente il cosiddetto “occhio pigro” o ambliopia dell’occhio deviato, ossia una diminuzione dell’acuità visiva.
Nel disegnare un autoritratto, spiegano i ricercatori, un artista solitamente guarda da vicino il riflesso di ogni occhio per riprodurlo in dettaglio. Tuttavia, quando ci si guarda allo specchio si riesce a guardare uno solo occhio alla volta e ciò implica che quello che si osserva ci appare esattamente dritto, mentre l’altro occhio, che osserva da un’altra angolazione, vede il primo occhio riflesso come exotropico. La maggior parte delle persone non ha una forte dominanza oculare e il cervello ha così imparato a preferire l’immagine dell’occhio che guarda verso chi si riflette, ossia dritto, ignorando l’apparente disallineamento dell’altro occhio. Ma in altri casi, ovvero negli individui con una forte dominanza oculare, l’immagine viene osservata dall’occhio dominante: per esempio, un occhio destro dominante vede l’immagine riflessa dell’occhio sinistro come distorta.
Attraverso analisi geometriche, i ricercatori hanno analizzato 36 autoritratti di Rembrantdt, notando che tutti tra uno erano stati disegnati con un occhio che guardava l’osservatore e l’altro rivolto verso l’esterno. Successivamente, i ricercatori hanno esaminato altre sei opere attribuite a Leonardo da Vinci, dimostrando che anche in questo caso l’artista sembrava essere affetto dall’exotropia. “Una forte dominanza oculare è un’alternativa più plausibile del costante disallineamento oculare osservato per spiegare l’apparente exotropia negli autoritratti. Inoltre questa condizione non è mai stata documentata nei due artisti”, spiegano i ricercatori. “Abbiamo quindi concluso che un occhio fortemente dominante possa spiegare questa apparente exotropia”.
Riferimenti: Jama Ophthalmology
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