L’interpretazione di una lastra al seno può variare da radiologo a radiologo. Lo hanno constatato Joann G. Elmore e collaboratori della University of Washington School of Medicine presso l’Harborview Medical Center. In uno studio riportato sul Journal of the National Cancer Institute, gli autori hanno confrontato gli screening effettuati da alcuni radiologi nell’arco di otto anni e mezzo su oltre duemila donne. E hanno notato che gli specialisti leggono le mammografie in maniera differente. Alcuni per esempio osservano lesioni sospette più frequentemente di altri. I dati raccolti mostrano anche una variazione tra il 3 e l’8 per cento nei falsi positivi. Gli errori sono risultati più frequenti nei radiologi giovani e con pochi anni di esperienza. Ma un fattore da non sottovalutare è anche la maggiore sensibilità degli screening. E per la qualità di una lettura mammografica, sottolinea Robyn Andersen in un editoriale pubblicato sulla stessa rivista, bisogna considerare anche il numero di tumori non diagnosticati. (v.n.)
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