LA PAROLA “CANCRO” dovrebbe essere usata con maggior cautela durante i colloqui medico-paziente? È quanto affermano alcuni ricercatori australiani (dell’Università di Sydney e della Bond University) e statunitensi (della Mayo Clinic) in una analisi pubblicata sul British Medical Journal. Gli autori chiamano a una riflessione che parte da questa considerazione: utilizzare il termine “cancro – al posto di “lesione” o “cellule anomale” – in alcune situazioni a basso rischio aumenta lo stato di ansia e potrebbe spingere i pazienti a scegliere la chirurgia anche quando esistono altre possibilità meno invasive.
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