Categorie: Salute

Donne senza respiro

Nelle donne l’enfisema grave e la malattia polmonare cronica ostruttiva (Copd) si sviluppano con maggiore rapidità e con sintomi più gravi. Sono le ipotesi che emergono dal primo studio disegnato in modo da confrontare direttamente lo sviluppo di queste due malattie negli uomini e nelle donne, condotto da Fernando J. Martinez dell’Università del Michigan e pubblicato sul numero di agosto dell’American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine.

La ricerca ha analizzato i sintomi, i risultati radiografici e istologici di 1053 pazienti randomizzati – di cui il 38,8 per cento donne – curati presso 17 centri degli Stati Uniti. “Dal momento che la percentuale di donne che sviluppano Copd ha superato quella degli uomini, dal punto di vista della tutela della salute pubblica è giunto il momento di condurre studi che considerino la variabile di genere”, ha sottolineato Dawn L. DeMeo del Brigham and Young Women’s Hospital in un articolo di commento allo studio.

In media, le donne coinvolte fumano da meno tempo degli uomini e hanno un indice di massa corporea inferiore, ma accusano maggiormente la mancanza di fiato e hanno una funzionalità polmonare e una resistenza allo sforzo inferiori. In più si sentono maggiormente depresse e nei test che misurano qualità di vita e salute mentale generale fanno registrare un punteggio inferiore degli uomini.

“I dati che mostrano una maggiore mancanza di fiato nelle donne a parità di ostruzione polmonare e gravità dell’enfisema implicano una specificità di genere nella malattia, molto probabilmente legata a una differenza anatomica che deve essere considerata quando si elaborano i modelli della patogenesi della malattia”, scrivono i ricercatori nel loro studio. E concludono: “i nostri risultati dovrebbero essere da stimolo per studi futuri che determinino le complesse interazioni fra i fattori biologici e quelli socio-culturali che contribuiscono allo sviluppo di queste differenze, per fornire così nuove terapie in grado di alleviare il maggior peso di questa malattia che grava sulle donne”. (l.g.)

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