Categorie: Salute

Ebola, bastano 15 minuti per una diagnosi

L’Organizzazione mondiale della sanità ha appena approvato il primo test rapido per diagnosticare ebola. Uno strumento in più nella lotta alla malattia che nell’epidemia in Africa occidentale ha causato più di 9.300 vittime e oltre 23mila infezioni, e che solo nell’ultima settimana è tornata a causare meno contagi, dopo tre settimane di ulteriore crescita.

I punti di forza sono due: contrariamente ai test tradizionali (analisi del sangue alla ricerca del material genetico del virus), che impiegano mediamente dalle 12 alle 24 ore per effettuare una diagnosi, quello appena approvato impiega appena 15 minuti a dare una risposta. E ancora: non ha bisogno di elettricità per funzionare il ReEBOV Antigen Rapid Test sviluppato dalla statunitense Corgenix, motivo per cui può essere usato anche nelle regioni più remote e con difficoltà ad accedere ai laboratori tradizionali. Tutto questo favorirebbe l’identificazione di nuovi casi, e quindi potrebbe accelerare e rendere più efficaci gli interventi del personale sanitario.

Questi vantaggi però pagati al prezzo di una minore accuratezza: alcuni trial condotti in Africa occidentale, riferisce la Bbc,mostrano che il test (sempre effettuato a partire da un campione di sangue) è in grado di identificare correttamente le persone affette da ebola nel 92% dei casi e nell’85% quelle non infette.

A differenza degli screening tradizionali, il ReEBOV Antigen Rapid Test va alla ricerca delle proteine di ebolavirus e non del materiale genetico per effettuare una diagnosi. Ma laddove possibile, precisano dall’Oms, le analisi dovranno essere confermate attraverso un nuovo test del sangue con i metodi tradizionali di diagnosi.

Via: Wired.it

Credits immagine: UNMEER/Flickr CC

 

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

Articoli recenti

Immergersi in un buco nero, grazie a una simulazione

Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…

7 ore fa

Una modifica al paradosso di Schrödinger per conciliare quantistica e relatività

Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…

1 giorno fa

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

5 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

1 settimana fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

2 settimane fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più