Avete presente un calamaro lungo dodici metri e dal peso di due quintali? Probabilmente no. Ma non siete i soli: gli avvistamenti di calamari giganti, infatti, sono una rarità. Tanto che al Museo di Melbourne, in Australia, si è deciso di conservare salamoia uno sfortunato esemplare pescato una settimana fa al largo della costa sud-occidentale dell’isola.
“Se lo fate a pezzi ci ricaverete anelli grandi come i copertoni di un’automobile ma dal gusto di detersivo per pavimenti”, ha dichiarato scherzosamente un ricercatore ai giornalisti accorsi per assistere all’evento. Più che da un punto di vista gastronomico, l’esemplare ha infatti un importante valore scientifico: si è conservato quasi intatto, e promette di svelare molti aspetti della biologia di questi animali. Per il momento, gli scienziati ne hanno esaminato il Dna e lo stomaco, dove hanno trovato resti di pesci e di piccoli calamari. Nessun calamaro gigante è stato mai ripescato vivo e di queste creature si sa soltanto che vivono a 1500 metri di profondità. (p.c.)
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