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Europa: quante morti per tumore nel 2014?

La mortalità per il cancro in Europa continuerà a calare nel 2014. Merito delle nuove terapie, che secondo le stime degli esperti garantiranno quest’anno un aumento della sopravvivenza del 26% negli uomini e del 20% nelle donne rispetto al 1988, anno in cui si è registrato il picco storico della mortalità per tumore nel nostro continente. Le previsioni arrivano da uno studio dell’Università di Losanna e dell’Università di Milano, pubblicato sulle pagine degli Annals of Oncology. In controtendenza però il cancro del pancreas, che dovrebbe continuare a far segnare un aumento della mortalità in entrambi i sessi.

Nello studio i ricercatori hanno preso in analisi le morti per tumore registrate in tutti i paesi dell’Ue negli scorsi anni, proiettando poi le cifre sull’anno in corso per ottenere una previsione del numero di morti che avverranno nel 2014. In totale, la stima è di 742.500 decessi tra gli uomini e 581.000 tra le donne. In termini assoluti si tratta di numeri più alti di quelli registrati nel 2009, ma questo è dovuto all’aumento proporzionale della popolazione anziana. Guardando ai tassi di mortalità standardizzati per classi di età, lo studio dimostra che in media si assisterà invece ad una diminuzione della mortalità del 7% tra gli uomini e del 5% tra le donne.

Per quanto riguardo i singoli tipi di tumore, per i tre più comuni nella popolazione maschile, ovvero tumore del polmone, del colon retto e della prostata, la mortalità dovrebbe diminuire rispettivamente dell’8% del 4% e del 10% rispetto al 2009. Nelle donne invece, tumore al seno e cancro del colon retto (i più comuni per il sesso femminile) diminuiranno del 9% e del 7%, mentre per il tumore al polmone i dati parlano di un aumento della mortalità dell’8%.

“Le morti nel sesso maschile restano di più, ma stanno diminuendo più rapidamente che nelle donne, principalmente per via di un diverso rapporto con le sigarette tra i due sessi”, spiega Carlo la Vecchia, ricercatore dell’Università di Milano che ha coordinato lo studio in Italia. “Le generazioni di donne che hanno cominciato a fumare negli anni ’60 e ’70 iniziano infatti a sviluppare il cancro al polmone in questi anni, e questa forma di neoplasia potrebbe diventare presto la prima causa di morte tra la popolazione femminile europea, superando anche il tumore al seno”.

Per entrambi i sessi, la vera bestia nera è però il tumore del pancreas. “Le nostre previsioni per il 2014 confermano un aumento dei tassi di mortalità per il tumore del pancreas”, continua La Vecchia. “Prevediamo che 41.300 uomini e 41.000 donne moriranno quest’anno a causa della neoplasia, con un tasso rispettivamente di 8 e 5,6 morti ogni 100.000 abitanti. Tra il 2000 e il 2004 i tassi erano di 7,6 per gli uomini e 5,0 per le donne”.

L’aumento costante di mortalità, spiegano i ricercatori, è dovuto alla prognosi estremamente sfavorevole per questa malattia, per la quale in media solo il 5% dei pazienti sopravvive a cinque anni dalla diagnosi. “Ad oggi non esistono trattamenti promettenti per il tumore al pancreas, e la prevenzione rimane quindi l’unica opzione possibile, principalmente attraverso lo stop al fumo, e poi il controllo del peso e del diabete”, conclude La Vecchia. “Solamente un terzo dei casi sono legati però al tabacco, e solo un altro 10% è dovuto a causa note. Serve quindi un maggiore impegno per scoprire gli altri fattori di rischio di questa malattia”.

Riferiementi: European cancer mortality predictions for the year 2014; M. Malvezzi, P. Bertuccio, F. Levi, C. La Vecchia ed E. Negri; Annals of Oncology doi:10.1093/annonc/mdu138

Credits immagine: euthman/Flickr

 

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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