Informare, ascoltare e consigliare il paziente sulla terapia: è quello che fanno ordinariamente tanti farmacisti che si trovano al di là del bancone nelle farmacie territoriali. E che per questo sono riconosciuti dai cittadini come punti di riferimento in tema di salute. Perché, allora, non valorizzare in questo senso il ruolo del farmacista ospedaliero, spesso visto dagli assistiti come un mero “controllore” della prescrizione? La risposta affermativa arriva da uno studio condotto presso l’unità operativa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale San Francesco di Nuoro che ha evidenziato quanto un approccio narrativo da parte del farmacista, e il suo inserimento all’interno dell’equipe medico-sanitaria, possa beneficiare l’aderenza alla terapia da parte dei pazienti.
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