Potrebbe rivelarsi un fattore chiave nella lotta alla sclerosi multipla, una malattia che provoca un danneggiamento progressivo del tessuto del sistema nervoso centrale. Si tratta di un enzima che mangia la mielina, ovvero lo strato di rivestimento degli assoni, i prolungamenti dei neuroni che trasmettono i segnali nervosi. E’ quanto ha scoperto un gruppo di ricercatori della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota), coordinato da Isobel Scarisbrick. La ricercatrice aveva individuato la proteina già nel 1997, da allora ha continuato a studiarla per capire il legame con la sclerosi multipla, malattia del sistema nervoso centrale dovuta a una reazione autoimmunitaria da parte di cellule infiammatorie degli individui affetti. Le sue ricerche mostrano che l’aggressione dell’enzima apre alle cellule infiammatorie la strada verso il cervello e che l’eccesso di enzima, scatena la distruzione del tessuto nervoso. In condizioni normali, questa proteina partecipa alla corretta funzionalità delle cellule che formano il rivestimento dei neuroni. Adesso il gruppo di Scarisbrick vuole continuare gli studi per trovare un antidoto all’enzima degradativo, con la speranza di mettere a punto una cura per la malattia. Lo studio sarà pubblicato sul numero di giugno di Issue of Brain, rivista edita dalla Oxford University Press. (p. m.)
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