D’ora in poi sapremo meglio quali mammiferi hanno popolato l’Africa circa 30 milioni di anni fa. È quanto afferma uno studio condotto da un team di ricercatori americani e africani pubblicato da Nature. La ricerca riporta la scoperta in Etiopia di fossili di animali preistorici, come l’Arsinoitherium, che dovrebbe finalmente gettare nuova luce sul buio che ha finora avvolto il periodo che va da 24 a 32 milioni di anni fa, detto Oligocene. La conoscenza sull’evoluzione dei mammiferi africani in questo periodo è sempre stata infatti molto carente, tanto che ci si riferisce a esso come agli “anni mancanti” della paleontologia africana. Circa 30 milioni di anni fa Asia e Africa non erano ancora separate dal Mar Rosso ma si presentavano come un unico continente, l’Afro-Arabia, popolato di mammiferi di cui non erano finora mai state rilevate tracce rilevanti. I fossili ora rinvenuti sono stati individuati in zone inaccessibili degli altipiani etiopi grazie all’impiego della tecnologia satellitare. Sono così venuti alla luce, depositati sul basalto lavico, resti di alcuni mammiferi in seguito estinti. Ma anche fossili di animali che possono essere considerati i progenitori degli attuali elefanti o rinoceronti, sebbene con caratteristiche che ci apparirebbero oggi bizzarre, come corna multiple e strane proboscidi. Lo studio attento di questi mammiferi pre-moderni potrebbe essere il primo passo per comprendere meglio i passaggi evolutivi che hanno dato luogo alla distribuzione attuale dei mammiferi, anche sul nostro continente. (m.cap.)
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