Categorie: Spazio

Gli smartphone di Google nello Spazio

Vi ricordate i mini-robot Spheres, con cui alcuni studenti italiani avevano vinto la competizione di pilotaggio sulla Stazione spaziale internazionale (Iss) di Zero Robotics? Bene, quegli stessi robot tra poco saranno ancora protagonisti sulla Iss, quando verranno assistiti nelle loro operazioni da smartphone del progetto Tango di Google. La partenza dei dispositivi di Mountain View per lo Spazio è prevista tra pochi giorni. Ma cosa sono esattamente i dispositivi del progetto Tango di Google e come potrebbero aiutare i mini-satelliti della Nasa?

Le sferette robotiche sono arrivate sulla stazione nel 2006. Per muoversi sfruttano gli ultrasuoni, impulsi a infrarossi e un sistema di propulsione ad anidride carbonica, ma da tempo gli scienziati pensano a come rendere molto più autonomi questi piccoli robot, come racconta alla Reuters il project manager di Spheres Chris Provencher: “Alle nostre sfere volevamo aggiungere la possibilità di comunicare, una fotocamera, aumentare la capacità di elaborazione, accelerometri e altri sensori. Mentre ci interrogavamo su come fare per avere tutto questo, abbiamo capito la risposta era nelle nostre mani: usiamo gli smartphone”.  Di qui la collaborazione con Google e con i loro prototipi del progetto Tango, capaci di realizzare una mappa tridimensionale del mondo che li circonda usando una serie di sensori, ricorda The Verge.

Integrando le loro funzionalità negli Spheres sarà possibile rendere ancora più indipendenti questi piccoli satelliti pensati per assistere le attività degli astronauti in orbita, sia dentro che fuori la Iss in futuro. Le capacità dei prototipi del progetto Tango infatti permetteranno alle sfere robotiche di ricostruire una mappa 3D dello spazio loro circostante, affinandone così il movimento. Le capacità di visione dei dispositivi Google sono stati già messi alla prova in un ambiente a gravità zero, come mostrato nel video. Ora per gli smartphone sarà la volta della prova sul campo.

Via: Wired.it

Credits immagine: Nasa

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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