Categorie: AmbienteSalute

Estate, 7 regole per proteggere la pelle

Velisti, agricoltori, tennisti, sciatori, marinai e muratori, ma anche chi passa semplicemente molto tempo al sole, sono tutte categorie a rischio di sviluppare una cheratosi attinica. Di cosa si tratta? È una lesione tumorale della pelle causata dall’esposizione ripetuta ai raggi ultravioletti, che colpisce circa il 60% della popolazione generale sopra i 40 anni di età con una storia di prolungata esposizione al sole. Se trascurate, queste lesioni possono evolvere in carcinoma squamocellulare invasivo, il più frequente tumore maligno della pelle non-melanoma, malattia che richiede una diagnosi precoce e un trattamento adeguato per essere sconfitta. Età e predisposizione genetica sono i principali fattori di rischio per la cheratosi attinica, ma è bene tenere a mente il pericolo anche da giovani, soprattutto quando arriva l’estate e si viene esposti di frequente ai raggi Uv, il cui effetto, cumulandosi negli anni, può causare la malattia. Per affrontare l’estate (ma anche il resto dell’anno) in tutta sicurezza, ecco 7 regole suggerite dai dermatologi per favorire la prevenzione e la diagnosi tempestiva del problema.

1) Prestare particolare attenzione alla condizione della propria pelle, specialmente se ci si è esposti regolarmente al sole per motivi professionali o per hobby;

2) Non trascurare eventuali cambiamenti della pelle, come comparsa di macchie, lesioni e zone a differente colorazione o che presentano sensibilità al tatto;

3) Non trascurare macchie appena visibili o al tatto ruvide e rugose;

4) Non sottovalutare sintomi come prurito, bruciore o sensazione di avere una scheggia nella pelle;

5) Eseguire l’autoesame della pelle scrupolosamente, con l’ausilio di uno specchio e di una buona illuminazione prestando attenzione anche a zone meno visibili (come per esempio orecchie e cuoio capelluto);

6) Adottare le precauzioni per proteggere la pelle dal sole come l’uso di creme solari con un fattore di protezione sia per i raggi Uvb che per quelli Uva e limitare l’esposizione nelle ore centrali;

7) Rivolgersi sempre al dermatologo in caso di macchie o lesioni sospette, che tendono a non guarire.

Credits immagine: Jose Maria Cuellar/Flickr

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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