Google lancia le mongolfiere per Internet

Un progetto matto, così a Google hanno definito la loro ultima, ambiziosa, iniziativa, Project Loon (loon, in inglese significa infatti matto), pensata per fornire accesso a Internet in tutto il mondo, soprattutto alle aree rurali o comunque poco servite (anche in seguito a disastri ambientali che compromettano le infrastrutture tradizionali), grazie all’uso di palloni aerostatici trasportati dal vento, ora in fase sperimentale. Big G, con il lancio di alcune decine di palloni nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda (nella regione di Canterbury), mostra così che quella di mongolfiere per la Rete, già vociferata in passato, è un’idea in cui credere davvero.

I palloni aerostatici – 15 metri di diametro, realizzati con un involucro di plastica spesso appena 0,077 millimetri, e forniti di pannelli solari per l’energia elettrica, radio, antenne, un computer di volo, e un sistema per il controllo d’altitudine – sono progettati per volare a un’altitudine doppia rispetto a quella degli aerei commerciali, sono in grado di comunicare tra loro creando una rete a maglie, e possono fornire connessioni con velocità pari o superiori a quelle delle reti 3G.

Il meccanismo di funzionamento prevede che alcune stazioni a terra si colleghino alla infrastruttura Internet locale e quindi trasmettano segnali ai palloni. Al momento, nella fase sperimentale, sono circa una cinquantina le persone che, grazie a una speciale antenna, posizionata nelle loro case, possono accedere alla Rete creata dai palloni aerostatici quando questi si trovano nel raggio di 20 chilometri dalle loro abitazioni. I dati accumulati, spiegano da Google, serviranno per migliorare le caratteristiche tecniche del progetto.

Via: Wired.it

Credits immagine: Project Loon/Google Plus

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

Articoli recenti

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

17 ore fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

4 giorni fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

7 giorni fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

1 settimana fa

Atrofia muscolare spinale, ampliati i criteri di rimborsabilità della terapia genica

L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…

1 settimana fa

Così i tardigradi combattono gli effetti delle radiazioni

Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più