Migliaia di scienziati russi contro Putin: “La guerra è ingiusta e danneggia tutti”

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(Foto: geralt on Pixabay)

“Noi, scienziati e giornalisti scientifici russi, dichiariamo la nostra risoluta protesta contro le azioni militari lanciate dalle forze armate del nostro paese sul territorio dell’Ucraina.” Inizia così, senza mezzi termini, la lettera inviata a Putin da circa 600 ricercatori e giornalisti convinti che “la responsabilità di scatenare una nuova guerra in Europa ricade interamente sulla Russia”. Pubblicata sul sito trv-science.ru il 24 febbraio scorso, poche ore dopo l’annuncio in diretta tv di Vladimir Putin dell’avvio dell'”operazione militare” in Ucraina, la missiva a Putin ha raggiunto 4.800 adesioni. E continuano ad aumentare.

Russi e ucraini ieri e domani

In pochi, chiari paragrafi, scienziati e giornalisti richiamano il groviglio di tragedie che tutte le guerre creano e si portano dietro per generazioni. L’attacco frontale all’Ucraina appare ingiusto e ingiustificato, del tutto fuori misura, ed è ancora più drammatico se si pensa che genitori e nonni di russi e ucraini che oggi si fronteggiano avevano combattuto insieme contro il nazismo, come ricordano i firmatari.

Mentre continuano i negoziati per frenare l’escalation del conflitto, su scala europea e mondiale, gli scienziati sottolineano che “scatenando la guerra, la Russia si è condannata all’isolamento internazionale. Ciò significa che noi, scienziati, ora non saremo in grado di svolgere la nostra attività: condurre ricerche scientifiche è impensabile senza la piena collaborazione con colleghi di altri Paesi”. Gli autori riflettono così, con amarezza, sulle ripercussioni della guerra non solo sul futuro dei singoli individui ma dell’intero Paese, che si condanna – ancora nelle loro stesse parole – al degrado culturale e tecnologico, senza prospettive positive.

La lettera si conclude con un triplice, accorato appello: “Chiediamo l’immediata cessazione di tutte le operazioni militari dirette contro l’Ucraina. Chiediamo il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale dello Stato ucraino. Chiediamo la pace per i nostri Paesi.”

Riferimenti: trv-science.ru

Credits immagini: geralt on Pixabay