Piyare Jain, ricercatore dell’Università di Buffalo, afferma di essere riuscito a osservare l’anomalone, una particella subnucleare così detta per il suo comportamento anormale: è particolarmente reattiva e decade molto più velocemente di quanto previsto dalla teoria delle interazioni forti che regolano il comportamento della materia a quei livelli. I suoi risultati sono stati pubblicati sul British Journal of Nuclear and Particle Phisichs.La scoperta di Jain potrebbe concludere una questione aperta verso la metà degli anni Ottanta quando alcuni ricercatori affermarono di essere riusciti a rilevare l’anomalone in particolari condizioni. Ma all’epoca non esisteva un acceleratore in grado di confermare definitivamente la loro osservazioni e tutto fu rimandato all’avvento di tecnologie adeguate. Come quella del Brookhaven National Laboratory dove Jain, imperterrito, ha continuato le sue ricerche, riuscendo infine a catturare un’immagine della fantomatica particella. Un risultato che sorprende anche perché raggiunto con l’aiuto di un solo assistente e grazie un rilevatore semplice e poco costoso, realizzato con una lastra di vetro trattata con una emulsione simile a quella delle pellicole fotografiche. “Finalmente ho avuto la mia rivincita – ha dichiarato con soddifazione Jain. “Nel 1984 i miei colleghi pensavano che fossi finito in un vicolo cieco”.
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