IL CANCRO arriva in teatro. Raccontato da chi lo ha vissuto e lo sta combattendo. Per ribadire, ancora una volta, che con il tumore oggi si può vivere. Ormai quasi un terzo dei pazienti oncologici, dopo la diagnosi, torna ad avere la stessa aspettativa di vita della popolazione generale. Ed è quindi necessario, oggi più che mai, sdoganare la malattia e immaginarla come una patologia cronica. È proprio questo l’obiettivo di un gruppo di ragazzi, pazienti oncologici e studenti di medicina, in scena con l’opera teatrale “I fuori sede”, la prima dedicata all’esperienza di un tumore in giovane età. Lo spettacolo, che andrà in scena all’Ambra Jovinelli di Roma a partire da lunedì 12 novembre e poi proseguirà in una tournée che toccherà altre cinque città italiane, è stato ideato dall’Associazione Pancrazio e ha ricevuto l’apprezzamento della Federazione Italiana di Volontariato in Oncologia (Favo), dell’Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma Onlus (Ail) e il sostegno di Roche, ed è stato presentato oggi a Roma, nella sede delle federazioni Coni.
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