Categorie: SocietàVita

IgNobel, le ricerche più improbabili del 2013

Quando Oscar Wilde diceva “Siamo tutti nel fango, ma alcuni di noi guardano le stelle” forse si riferiva agli scarafaggi stercorari, che a quanto pare sono appassionati osservatori della volta celeste, lasciandosi guidare, nel loro rotolare, nientemeno che dalla Via Lattea (vedi Galileo: Gli scarabei inseguono le stelle). La scoperta delle abilità da navigatori degli stercorari è stata premiata quest’anno dagli IgNobel, i bizzarri premi giunti ormai alla 23esima edizione che celebrano quegli studi che “prima fanno ridere le persone, poi le fanno pensare”. I premi, divisi per categoria, sono stati consegnati al Sanders Theatre dell’Università di Harvard.

Per l’astronomia e la biologia, il team di Eric Warrant dell’Università di Lund in Svezia ha dunque vinto grazie agli scarafaggi stercorari che si orientano con la stelle, rotolando le loro palle di sterco in direzioni precise sfruttando la luce polarizzata che circonda la Luna o, in sua assenza, usando il bagliore della Via Lattea come bussola.

Il team di Masanori Niimi della Teikyo University di Tokyo si è invece aggiudicato il premio per la medicina, grazie a una curiosa ricerca condotta sui topi: quelli che avevano subito un trapianto di cuore, la cui aspettativa di vita era mediamente di 7 giorni, guadagnavano invece bonus non indifferenti se ascoltavano determinati tipi di musica. Con l’ausilio de La Traviata di Verdi, infatti, gli animali arrivavano a sopravvivere fino a 27 giorni, mentre ascoltando Enya raggiungevano appena gli 11. 

A Brad Bushman della Ohio State University è andato invece il premio per la psicologia: il suo team ha confermato che quando ci concediamo qualche drink di troppo, ci sentiamo molto più attraenti. I partecipanti allo studio, sia quelli ubriachi che quelli che pensavano d’esserlo, hanno infatti dimostrato di avere una percezione di sé stessi molto più positiva rispetto a quelli sobri. “Le persone ubriache pensano di essere più attraenti, ma non lo sono” sottolinea l’autore, ed è proprio così che si cacciano nei guai, ad esempio diventando particolarmente moleste nei confronti di potenziali partner, che non gradiscono le loro attenzioni.

Ma non sono stati premiati solo scarafaggi e ubriaconi: anche le mucche hanno avuto il loro momento. Potrebbe incuriosirvi sapere che più a lungo una mucca è rimasta distesa, più è probabile che si alzi presto. Inoltre, una volta alzata, non sarà certo facile per voi prevedere quando si adagerà nuovamente sull’erba. Un scoperta importante, valsa agli scienziati dello Scotland’s Rural College il premio per la probabilità, dopo un lungo monitoraggio sulle mucche sfruttando dei sensori collegati alle loro gambe.

Per la fisica, invece, il premio parla italiano: l’IgNobel in questo campo è andato infatti a uno studio condotto dall’Università di Milano, che ha scoperto come un essere umano potrebbe tranquillamente fare jogging sull’acqua. Sì, se fosse sulla Luna però. Sotto la guida di Alberto Minetti e Yuri Ivanenko, i ricercatori hanno “sospeso” i loro volontari su una piscina, simulando diverse condizioni di gravità, e scoprendo che queste passeggiate acquatiche sarebbero possibili su alcuni pianeti (dai quali purtroppo è stato escluso Marte).

Il premio per la pace è stato conferito ad Aleksandr Lukashenko, presidente della Bielorussia, per aver reso illegale applaudire in pubblico nel suo paese. Premio che divide con la Polizia di Stato bielorussa per aver arrestato un uomo che applaudiva. Un uomo che aveva un braccio solo, però.

Infine ecco il premio per la salute pubblica, conferito al team di Kasian Bhanganada, che ha effettuato le analisi sulla popolazione del Siam per capire come gestire, chirurgicamente, un’epidemia di amputazioni del pene. L’operazione è caldamente consigliata. A meno che, dicono gli studiosi, il pene non sia stato mangiato da una papera. 

Riferimenti: Improbable Research 

Credits immagine: Current Biology, Dacke et al. 

Eleonora Degano

Est modus in rebus (forse)Con alle spalle la maturità classica e una laurea in Biologia e biodiversità degli ecosistemi, ha frequentato il Master in Giornalismo Scientifico Digitale alla SISSA di Trieste. Fotografa amatoriale, lettrice seriale, ogni occasione è buona per fare le valigie e partire. Quando è ispirata scrive di scienza (e non solo) sul suo blog.Su Twitter è @Eleonoraseeing.

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