Il Big Bang al computer

Un supercomputer ci aiuterà a capire l’origine del cosmo. Lo hanno costruito alla Columbia University e può eseguire 400 miliardi di operazioni al secondo riuscendo così a simulare le condizioni iniziali del nostro universo: un plasma bollente alla temperatura di 3000 miliardi di gradi Fahrenheit. La potenza enorme del computer servirà a riprodurre “virtualmente” le interazioni fra quark e gluoni, le particelle di cui sono fatti i neutroni e i protoni, mai osservate fuori dal nucleo atomico. I ricercatori pensano che a una temperatura così elevata non possano esistere i nuclei, e nemmeno i protoni e i neutroni. Essi sono “frantumati” nei loro costituenti più piccoli che formano un gas ultra caldo, chiamato appunto plasma quark-gluoni. Proprio questa sarebbe stata la situazione nel momento del Big Bang, circa 10 miliardi di anni fa. Il nuovo computer, che lavora in parallelo, “fornirà grandi contributi per la nostra conoscenza delle proprietà di queste particelle che reagiscono con estrema violenza, permettendo così un calcolo preciso delle loro masse e del tempo di decadimento”, afferma Norman Christ una dei ricercatori maggiormente impegnati in questo progetto.(l.g.)

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