Categorie: Fisica e Matematica

Il modello mucca

La matematica arriva in soccorso degli allevatori di bestiame. I ricercatori della Clarkson University (Usa), insieme ai colleghi della University of Oxford (Gb), hanno infatti studiato attentamente il comportamento collettivo di una mandria di mucche – esattamente come si fa con i banchi di pesce o gli sciami di insetti – elaborando un modello utile per migliorare la qualità della vita e la produttività degli animali.

Nella ricerca, pubblicata su arXiv, ogni mucca è rappresentata da un oscillatore: ciascun animale compie un’azione a intervalli regolari (l’oscillatore è un modello caro a matematici e fisici, e può essere visualizzato come una molla che si estende e si comprime in maniera ciclica, in un’alternanza di stati). Inoltre, gli studiosi hanno ipotizzato che una mucca assuma la stessa posizione scelta dai suoi vicini, rendendo gli oscillatori non più indipendenti ma accoppiati tra loro.

Lo studio ha preso in esame le principali attività giornaliere di una mucca: mangiare, riposare a terra e tenersi in piedi. I ricercatori hanno inizialmente considerato la dinamica del singolo bovino, e si sono successivamente concentrati sul comportamento collettivo della mandria con un particolare interesse per la sincronia delle azioni compiute dalle mucche. Il modello sviluppato dall’équipe anglo-americana ha così individuato un collegamento non banale tra questa sincronia e l’entità dell’accoppiamento sperimentato dai bovini: se questo è troppo forte, il livello di sincronia delle attività diminuisce con conseguenze negative sulla produzione di latte.

Questo spiegherebbe l’osservazione, fatta spesso da molti allevatori, che quando, durante l’inverno, le mucche vengono sistemate nella stalla, se lo spazio non consente a tutti gli animali di riposarsi a terra simultaneamente questo si ripercuote sulla quantità e qualità di latte prodotto da ogni mucca. Il nuovo modello potrebbe dunque permettere una stima del livello di accoppiamento ottimale – qui inteso come le dimensioni minime di una stalla per il bestiame – per non incorrere in cali di produttività. (g.d.)

Riferimento: arXiv

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