E’ il fiore più antico mai ritrovato: l’Archaefructus liaoningensis sbocciò 140 milioni di anni fa e poi un’eruzione vulcanica lo ricoprì di cenere, permettendogli di conservarsi fino ad oggi. A ritrovarlo, all’interno di un frammento di calcare, sono stati i ricercatori dell’Università cinese di Najiing che, insieme ai loro colleghi americani della Cornell University, hanno presentato la scoperta nell’ultimo numero di Science. Gli scienziati sono certi si tratti di un fiore perché il fossile contiene dei semi, segno distintivo della natura floreale della pianta. Questi sono racchiusi in delle specie di baccelli disposti lungo un gambo lungo otto centimetri. L’Archaefructus è stato ritrovato nei pressi di Beipao, una città a nord-est di Pechino, in una zona già famosa per l’abbondanza dei ritrovamenti fossili. (l.g.)
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