Il robot fuoristrada è a forma di lucertola

Ancora una volta, la natura si rivela la più perfetta delle macchine. Lo conferma l’ultimo lavoro dei ricercatori del Georgia Institute of Technology e della University of California Berkeley, che si sono ispirati alla struttura e ai movimenti di lucertole e insetti per realizzare un robot fuoristrada, capace di camminare e mantenere l’equilibrio su terreni sconnessi e accidentati. La ricerca, pubblicata su Science, potrà rivelarsi fondamentale anche per migliorare le passeggiate dei rover sui pianeti del Sistema Solare. Un “fratello maggiore” per Curiosity, insomma, il robot della Nasa che scorrazza da più di sette mesi sulla superficie di Marte.

Per progettare il dispositivo, Chen Li e i suoi colleghi hanno studiato come si muovono gli animali su superfici granulari come sabbia o ghiaia. Alla luce di questa indagine, hanno disegnato un modello di robot a sei zampe capace di spostarsi in modo efficiente su un letto di cereali secchi. Per ora, le prestazioni non riescono ancora a eguagliare quelle degli animali reali, ma gli sforzi dei ricercatori si stanno concentrando su modelli di imitazione sempre più precisi. 

Gli scienziati hanno spiegato che le interazioni con il terreno accidentato sono molto più complesse dei movimenti attraverso i fluidi. Grazie a simulazioni computerizzate, l’équipe ha identificato la forma degli arti e la frequenza di camminata ottimali per garantire l’equilibrio del robot. Tenendo in considerazione le forze a cui ogni gamba è singolarmente sottoposta a seconda della conformazione della superficie, i ricercatori sono stati in grado di progettare un prototipo che ottimizza l’equilibrio passo dopo passo. Quel che è sicuro, per ora, è che i guizzi fulminei di lucertole e cavallette restano ancora lontani.

Riferimenti: Science doi:10.1126/science.1229163

Credits immagine: Chen Li, Tingnan Zhang, Daniel Goldman

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

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  • quoto "Ancora una volta, la natura si rivela la più perfetta delle macchine", tanta tecnica e poca grammatica....

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