Il motivo per cui le cellule tumorali si riproducono in modo incontrollato potrebbe risiedere nelle strutture terminali dei cromosomi, i telomeri. Una ricerca condotta dall’Università di Pavia con l’Istituto di Ricerca Sperimentale sul Cancro di Losanna (Svizzera), pubblicata su Science, ha rilevato nei telomeri la presenza inaspettata di Rna, il messaggero che trascrive l’informazione del Dna e la traduce per la sintesi delle proteine: un importante indizio da seguire per capire le ragioni della moltiplicazione incontrollata delle cellule.
I telomeri si possono paragonare alle estremità di plastica dei lacci delle scarpe: sono segmenti di Dna che impediscono lo “sfilacciamento” del cromosoma durante la divisione cellulare. Ma ancor più importante ai fini della comprensione della formazione dei tumori è la loro funzione di timer cellulare: a ogni divisione il telomero si accorcia fino a un certo punto, oltre il quale scatta un sistema di allarme che impedisce alla cellula di moltiplicarsi ulteriormente.
Nelle cellule tumorali questa regolazione sembra venire meno e lo studio mostra quale potrebbe esserne la ragione. L’enzima telomerasi nelle cellule embrionali e staminali ha la funzione di rigenerare il telomero finché la riproduzione deve andare avanti. Ad un certo punto l’enzima sparisce e la cellula smette di riprodursi dopo pochi cicli di divisione. Sulla base delle osservazioni emerse dalla sperimentazione, nelle cellule tumorali questo enzima continua invece a ricostruire il telomero mantenendo quindi attiva la divisione cellulare. Secondo gli autori dello studio, una volta compreso appieno il meccanismo si potrà forse agire a questo livello per inibire la rigenerazione dei telomeri e frenare la crescita del tumore.
Sebbene non si conosca ancora li meccanismo di questa disfunzione, i ricercatori italo-svizzeri hanno scoperto che la presenza di Rna nel telomero è strettamente associata all’attività della telomerasi.
“È troppo presto per dire con certezza se questi risultati potranno condurre a nuove terapie antitumorali – afferma Joachim Lingner, autore dell’articolo – ma l’esperimento suggerisce che l’Rna telomerico può essere l’obiettivo su cui focalizzare le future ricerche per la lotta contro il cancro”. (s.s.)
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