Dna e Rna sono oggi le uniche molecole della vita: si auto-organizzano, si replicano e si traducono in enzimi e proteine, sono presenti nelle cellule di ogni essere vivente. Ma, forse, non sono state le sole nella lunga storia della Terra. Nell’elenco dei possibili candidati spunta, infatti, una terza molecola: il Tna, o acido treonucleico, in cui lo zucchero treosio sostituisce, rispettivamente, il desossiribosio e il ribosio.
Il Dna e l’Rna sono infatti molecole molto complesse, probabilmente troppo per essere state le prime forme di materiale genetico a comparire. Ecco, allora, che vari gruppi di ricerca fanno le loro ipotesi e testano la possibilità che in miliardi di anni si siano evolute (per poi scomparire) altre configurazioni. Il Tna è un’ipotesi che ha già diversi anni. Ora, John Chaput e il suo team del Center for Evolutionary Medicine and Informatics, presso il Biodesign Institute dell’Arizona State University ha creato delle molecole di Tna e ne ha seguito l’evoluzione per la prima volta su un substrato in cui era presente di volta in volta una proteina diversa. Le molecole si sono dimostrate in grado di auto-organizzarsi in forme tridimensionali complesse e di agganciare la proteina, sviluppando un alto grado di affinità. Lo studio è stato pubblicato su Nature Chemistry e suggerisce che in futuro si possa far evolvere enzimi adatti a sostenere una prima forma di vita basata sul Tna.
Come riporta New Scientist però, è improbabile che il Tna sia stato un precursore di Dna e Rna perché, sebbene la sua struttura sia più semplice e più piccola, resta comunque molto complessa. C’è poi il fatto, ovviamente, che non è stata mai individuata in alcun organismo vivente. La ricerca, però, è importante anche alla luce delle informazioni che si potrebbero avere dalle prossime missioni spaziali in cerca di vita su Marte e su altri corpi celesti (vedi Galileo, “Marte, ecco dove cercare tracce di vita”).
Attualmente si pensa che la prima molecola della vita in grado di duplicarsi sia stato l’Rna (vedi Galileo, “La prima proteina sintetica replicante”); recentemente, però, si sta facendo strada l’ipotesi che all’inizio vi fossero piuttosto dei mix di acidi nucleici, come proposto recentemente dal premio Nobel 2009 Jack Szostak della Harvard University. In questo mosaico, potrebbero essere stati presenti vari “cugini” del nostro materiale genetico. New Scientist ne elenca alcuni: il Pna (acido peptidonucleico), lo Gna (acido gliconucleico) e l’Ana (amyloid nucleic acid).
Credit per l’immagine: Arizona State University
Riferimento: Nature Chemistry, DOI: 10.1038/nchem.1241
Via Wired.it
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