I videogiochi possono avere anche impieghi costruttivi. Per esempio, essere usati per diagnosticare nei bambini problemi dell’udito. L’idea è dell’Asphi (Associazione per lo sviluppo di progetti informatici per handicappati) di Bologna che in collaborazione con l’Istituto di audiologia dell’università di Padova ha creato “Eargame”. Si tratta di un gioco virtuale che permette di scoprire se un bambino ha difficoltà di udito. Il sistema è stato provato su un campione di 273 alunni delle scuole elementari, con l’uso di semplici cuffie e di un personal computer. I bambini dovevano reagire a un segnale acustico bloccando o invertendo la marcia della macchina che guidavano virtualmente. In base a punteggi guadagnati, è stato possibile individuare una decina di bambini affetti da infiammazioni all’organo uditivo non diagnosticate precedentemente. Individuare precocemente questo tipo di disturbi è importante per evitare che diventino irreversibili. L’uso del videogioco, secondo l’Asphi, potrà essere usato nelle scuole elementari per diagnosticare altre disabilità come la dislessia e l’incapacità di leggere e scrivere.(m.e.)
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