Italia, il microcredito contro la crisi

Fare da ponte tra gli istituti di credito e le fasce di popolazione più deboli. E’ questo l’obiettivo di MxIT – Microcredito per l’Italia, l’impresa sociale creata da Etimos Foundation per diffondere in Italia il modello del microcredito. Dopo l’esperienza positiva che ha coinvolto l’Abruzzo del post terremoto, l’iniziativa punta a replicare sul resto del territorio nazionale proponendo il microcredito come strumento di welfare per favorire l’inclusione sociale e aiutare le piccole e medie imprese a superare la crisi. L’impresa, in attesa di ricevere l’iscrizione come intermediario finanziario presso la Banca d’Italia, sarà presentata ufficialmente all’Aquila domani durante la giornata d’apertura di “Join for change” ed entro la fine del 2012 sarà operativa in Sardegna, Toscana e Veneto.

“Lavoriamo da oltre 20 anni in progetti per l’inclusione finanziaria nei paesi in via di sviluppo”, racconta Marco Santori, Presidente della Fondazione. “Con il Consorzio finanziario Etimos stiamo operando in 40 paesi con 170 progetti nell’ambito del microcredito rivolto a persone che altrimenti non vi avrebbero accesso”. Poi due anni la richiesta da parte della Protezione Civile di avviare qualcosa di simile nell’Abruzzo devastato dal terremoto utilizzando i fondi delle donazioni pubbliche. E’ nato così “Microcredito per l’Abruzzo”. “Abbiamo scelto di coinvolgere gli operatori sociali, per esempio volontari o centri Caritas, per l’individuazione sul territorio dei casi più bisognosi e per l’analisi della capacità di rimborso”, spiega Santori. “Inoltre, abbiamo scelto di non creare una nuova struttura operativa e di non rivolgerci a un unico istituto di credito ma piuttosto di coinvolgere tutti gli sportelli bancari”. I fondi della Protezione Civile sono stati usati per creare un fondo di garanzia per permettere l’accesso al credito, attraverso le banche, a persone e imprese prive di garanzie personali o patrimoniali.

Il meccanismo è risultato efficace: 4 milioni 483 mila euro di crediti erogati da gennaio 2011 a fine aprile 2012, per un totale di 223 finanziamenti, il 39 per cento dei quali sono andati a giovani imprese start up e il resto a famiglie, artigiani e commercianti la cui attività era andata distrutta e persone che si sono dovute reinventare imprenditori. Un successo, quindi, che ha spinto la Fondazione Etimos a voler replicare l’esperienza in tutta Italia con una funzione di supporto per affrontare la crisi economica e il credit crunch. Da qui la creazione di MxIT-Microcredito per l’Italia. “Non abbiamo intenzione di sostituire i fondi di garanzia pubblici e privati già esistenti ma riteniamo che non sia sufficiente dare delle garanzie al sistema bancario o abbassare il tasso di interesse per facilitare l’accesso al credito”, precisa Santori. “Esistono fasce di popolazione deboli che hanno bisogno di tutoraggio e questa è la nostra mission, favorire l’incontro tra domanda e offerta con offerta e di conseguenza l’inclusione sociale”. La Fondazione farà da cabina di regia coordinando i diversi attori coinvolti, definendo le condizioni di accesso al credito (tassi, tempi di erogazioni e di restituzione) e facendo da garante presso le banche. Il fondo di garanzia in questo caso è aperto al contributo di privati, enti pubblici e religiosi, associazioni e imprese, tramite donazione o proponendo forme di collaborazione. 

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