Categorie: Salute

La app che analizza la flora intestinale

Analizzare e tracciare un profilo dettagliato del microbioma, ovvero di tutte le migliaia di miliardi di batteri che abitano l’intestino di ognuno di noi. È infatti ormai chiaro che queste popolazioni di microrganismi giocano un ruolo importante per la salute, per la loro capacità di prevenire e combattere le malattie, anche se gli studi sono ancora nelle fasi iniziali. In California l’azienda biotech uBiome ha fatto del microbioma il suo business e ora lancia una app dedicata a chi vuole conoscere meglio il suo intestino e i suoi abitanti. In particolare, l’applicazione, contenuta nella piattaforma ReserachKit di Apple, servirà ad alimentare le ricerche che vogliono fare luce sulla relazione fra microbioma e peso corporeo.

Una volta scaricata, l’app propone un test relativo sulla storia clinica e allo stile di vita, per esempio abitudini alimentari, attività fisica e ore di sonno. Dopo aver firmato un modulo di consenso, l’utente riceverà per posta un kit (gratuito per i primi 1000 utenti e poi al costo di 89 dollari) per prelevare un tampone di carta igienica e inviarlo a uBiome. L’analisi permetterà di avere un profilo dettagliato dei batteri di ogni utente, disponibile sia sulla app e sia sul sito web, che verrà messo a confronto con quello degli altri utenti e verrà usato per capire quale sia il legame fra microbioma e il peso.

Anche se la app non darà una diagnosi o consigli pratici su come modificare la dieta – perchè il microbioma è complesso e in continua evoluzione, e quindi non c’è alcun assetto “normale” o “sano” a cui fare riferimento – gli studi finora condotti da uBiome hanno evidenziato un link tra i diversi stili di vita – per esempio essere vegetariani o assumere antibiotici – e le differenze nei profili dei microbiomi. Risultati che mancano però ancora di una spiegazione scientifica solida.

Tra tutte le app che si trovano sulla piattaforma ResearchKit, uBiome è la prima realizzata da un’azienda a scopo di lucro che richiede alle persone di utilizzare e acquistare il suo prodotto. “L’app è un’estensione del progetto per democratizzare la ricerca attraverso Internet”, ha spiegato Jessica Richman, CEO di uBiome. “Quando i partecipanti firmano il modulo di consenso sono d’accordo che le loro informazioni vengano utilizzate in studi di ricerca futuri, e allo stesso tempo, l’azienda fornisce loro un prodotto che dà informazioni importanti riguardo la loro salute”.

via Medicina Digitale

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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