Categorie: Salute

La bicicletta elettrica ci aiuta a muoverci quanto dovremmo?


Negli ultimi anni il nostro stile di vita è cambiato radicalmente con la pandemia. Come mai forse abbiamo sentito il bisogno di alleviare lo stress, di stare all’aria aperta e socializzare. Anche con metodi “sicuri”, come la bicicletta, che ci permettesso al tempo stesso di stare fuori, rimanere a distanza, magari anche di risparmiare e, ovviamente, di muoverci. Il boom delle biciclette – che ha reso difficilissimo trovare una due ruote anche usata a lungo – lo ha dimostrato. Eppure se è vero che la bicicletta aiuta a muoversi, non tutte sono uguali: una e-bike, per comoda e di moda che sia, potrebbe ingannarci a credere che stiamo facendo abbastanza sport. E invece non è così, suggerisce uno studio pubblicato su BMJ Open Sport & Exercise Medicine

Lo studio in questione, condotto in Germania, ha messo a confronto le biciclette elettriche e tradizionali nel raggiungere le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’attività fisica, che suggerisce 150 minuti/settimana di attività fisica moderata-intensa o 75 minuti/settimana di attività fisica vigorosa-intensa. Sono stati vcoinvolti 1250 e-biker e 629 ciclisti tradizionali, osservati per quattro settimane. A ciascun partecipante i ricercatori hanno fornito questionari per valutar qualità di vita, l’attività fisica quotidiana e un tracker di attività che registrasse per ogni giro in bicicletta, il tempo di percorrenza, la distanza effettuata e la frequenza cardiaca. 

Dati alla mano gli e-biker trascorrevano settimanalmente meno tempo in bicicletta con una minore probabilità di raggiungere l’obiettivo di salute suggerito (circa 70 minuti in meno dell’attività raccomandata). Ma non si usa la bicicletta solo per fare movimento: una bici elettrica, per esempio, si sceglie per questioni di idoneità fisica, comodità e la facilità di pedalare senza troppa fatica. Vantaggi non da poco per esempio per alcune fette di popolazione, come le persone più anziane, in sovrappeso o con mobilità ridotta che quindi avrebbero problemi nell’utilizzo della bicicletta convenzionale (e non a caso gli e-biker dello studio erano soprattutto persone più anziane e che pesavano di più). Quindi anche se il consumo di energia è maggiore pedalando una bici classica rispetto ad una bici elettrica, va comunque considerato il potenziale delle e-bike di mantenere in movimento persone che altrimenti non utilizzerebbero una bici tradizionale. 

Altri dati interessanti emersi dallo studio sono stati questi: gli e-biker sostituiscono le auto più dei ciclisti, mentre i ciclisti tradizionali sostituiscono il trasporto urbano per andare a lavoro più degli e-biker. Avere un e-bike, infine, sembra aumentare di circa il 60% il rischio di incidenti (tenendo conto di tempo speso in bici ed uscite).

Riferimenti: BMJ Open Sport & Exercise Medicine

Credits immagine: Himiway Bikes via Unsplash

Roberta Ricci

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