Niente più frutta acerba sulle nostre tavole. Un nuovo test sperimentato da un team di fisici australiani della Central Queensland University, e pubblicato in questi giorni sulla rivista “Measurement Science and Technology”, è in grado di scoprire se i frutti da raccogliere sono maturi, con una precisione che non era possibile avere utilizzando i test tradizionali. Nei vecchi test, infatti, il raggio luminoso che attraversa la polpa per constatarne la compattezza e il grado di maturità, può in parte essere riflesso dalla superficie, portando ad un errore sistematico della misura di qualità. Nel nuovo test, invece, che in questi giorni viene collaudato in piantagioni di angurie australiane, una sonda misura la quantità di luce che è in arrivo ed elimina qualsiasi interferenza provocata dalla radiazione che è riflessa. Inoltre la nuova tecnica è due volte più veloce delle tecniche tradizionali perché, pur utilizzando sorgenti luminose, non prevede nessun contatto fra lo strumento e il frutto. (g.p.)
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