Una semplice trasfusione. Tanto basterebbe per far ammalare una pecora sana di encefalopatia spongiforme bovina. I ricercatori dell’Institute for Animal Health di Edimburgo hanno nutrito alcuni esemplari di ovini con mangime infetto, eseguendo poi trasfusioni di sangue da questi a animali sani. Anche se le 19 pecore ammalate non presentavano i tipici sintomi della patologia, il loro sangue – dimostra lo studio scozzese pubblicato su The Lancet – è riuscito a infettare uno degli esemplari che lo avevano ricevuto. I ricercatori hanno usato le pecore per la somiglianza che il loro meccanismo di reazione alla malattia ha con quello dell’essere umano: entrambi infatti trattengono l’agente infettante della Bse nei tessuti, oltrechè nel cervello e nel midollo spinale. Secondo lo studio infine sono a rischio le trasfusione di sangue fra esseri umani, anche se il donatore non presenta sintomi della sindrome di Creutzfeldt-Jakob (la variante umana della malattia). Un appello troppo allarmistico secondo un commento apparso sullo stesso giornale: “Le prove sono convincenti, ma lo studio è ancora allo stato preliminare”. (l.g.)
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