Categorie: Tecnologia

La mela è matura? Te lo dice il laser

I frutti climaterici, come le mele, possono essere raccolti quando sono ancora acerbi, perché con le giuste condizioni ambientali sono in grado di maturare anche una volta separati dalla pianta. Ma come capire quando è il momento ideale per la raccolta, e quando sono pronti per arrivare sugli scaffali dei supermercati? Fino ad oggi i produttori dovevano ispezionare i frutti uno ad uno, utilizzando test invasivi, o criteri visivi non molto accurati. Presto però la situazione potrebbe cambiare. Merito di un team di ricercatori della Saint Joseph University e dell’Université de Bretagne Occidentale, che ha sviluppato una tecnica che permette di conoscere il grado di maturazione delle mele grazie all’utilizzo di un laser.

Nel loro studio, pubblicato sulla rivista Applied Optics, i ricercatori hanno utilizzato un fascio laser elio-neon per colpire la superficie di mele della varietà Gold, e registrare piccole imperfezioni sulla superficie delle mele che caratterizzano i diversi stadi di maturazione dei frutti. In questo modo hanno potuto realizzare un modello di riferimento delle interazioni tra il laser e la superficie dei frutti, che consente di stabilire quando una mela è pronta per essere consumata.

“Un gruppo di grani scintillanti e scuri chiamati “grani macchiolina” compongono questo modello – spiega Rana Nassif, ricercatrice che ha partecipato allo studio – quando c’è un’attività cellulare (cioè durante la maturazione, ndr.) il modello “grani macchiolina” varia al variare del tempo”. I risultati hanno permesso quindi ai ricercatori di collegare la dimensione dei grani allo stadio di maturazione delle mele.

I grani più piccoli sono stati rilevati durante la maturazione dei frutti, e identificano il momento in cui la maturazione raggiunge il picco massimo prima che le mele inizino a deteriorarsi. Per confermarlo, i ricercatori hanno monitorato contemporaneamente anche l’emissione di etilene, un ormone vegetale che viene emesso dai frutti durante la maturazione, verificando che il loro modello permetteva di identificare anche il momento in cui la produzione di questa sostanza raggiungeva il grado ottimale per la commestibilità dei frutti.

L’inizio della fase di deterioramento dei frutti, invece, è risultata collegata ad un rallentamento nella produzione di etilene e da un aumento delle dimensioni dei grani riflessi, identificabile grazie all’esame con il laser. Uno degli obbiettivi finali degli scienziati sarà ora quello di sviluppare un dispositivo portatile per gli agricoltori che consenta di valutare, in modo non invasivo, la maturità dei frutti.

Riferimenti: Applied Optics doi: 10,1364 / AO.53.008276

Credits immagine: R.Nassif

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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  • "Termini e condizioni" dovrebbero essere più espliciti.
    Quando la finirete tutti con questi "termini e condizioni capestro!!!!!

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