La memoria vien dormendo

Volete imprimervi indelebilmente qualcosa nella memoria? Dormiteci sopra come fa il Taeniopygia guttata, una specie di fringuello, che ripassa le melodie, appena apprese, durante il sonno. Un’équipe di ricercatori dell’Università di Chicago ha registrato l’attivazione di ogni singolo neurone cerebrale del fringuello, sia in stato di veglia che non. E ha scoperto che durante il sonno si attivano comunque i centri nervosi che coordinano il canto. “Pensiamo che durante questa attivazione sia in atto una memorizzazione”, spiega Daniel Margoliash, responsabile della ricerca pubblicata su Science. “In altre parole, l’uccello ripasserebbe mentalmente la melodia mentre dorme”.

Lo studio conferma la relazione tra memoria e sonno individuata da altre ricerche condotte sui ratti e sull’uomo, che dimostrerebbero come l’apprendimento e la memorizzazione delle informazioni diurne avvenga proprio durante il sonno. Secondo Robert Stickgold, psicologo alla Harvard University e responsabile di un analogo studio sull’essere umano, questo spiegherebbe perché “i disturbi del sonno possono giocare un importante ruolo sulle difficoltà di apprendimento e persino su alcuni disordini mentali, come il morbo di Alzheimer”. (f.g.)

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