Sono stati individuati i meccanismi molecolari che fanno battere forte il cuore quando siamo emozionati. Lo studio, pubblicato su Science, è stato realizzato da Manuela Zaccolo, del gruppo di “Telethon Scientist” in collaborazione con alcuni ricercatori dell’università di Padova. Responsabile della contrazione del cuore sarebbe una sorta di interruttore molecolare chiamato Amp ciclico (cAmp) che, investito da una scarica di adrenalina, genera a sua volta una serie di reazioni. Riesce per esempio ad attivare le proteine contrattili, responsabili dell’aumento della frequenza e della forza del battito cardiaco. Il ruolo del cAmp era in realtà già conosciuto, non così la zona precisa del cuore in cui agisce. Per identificarla, Zaccolo si è servita dell’Aequorea Victoria, una medusa geneticamente modificata per codificare una proteina fluorescente che ha consentito di monitorare l’azione del cAmp senza provocare la morte delle cellule cardiache, come avveniva invece con le tecniche finora utilizzate. I ricercatori hanno quindi notato che il cAmp rimane bloccato in una regione del cuore molto vicina ai bersagli da attivare. “Questa posizione strategica fornisce un effetto immediato e specifico, ha detto Zaccolo, e impedisce che l’interruttore cAmp agisca in parti sbagliate della cellula”. I ricercatori hanno infatti individuato anche i “guardiani” del cAmp, ossia quelle molecole che ne limitano il movimento. Il prossimo passo è identificare le cause molecolari di alcune cardiomiopatie e lo sviluppo di nuovi farmaci per sconfiggerle. (d.d.v.)
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