Scienziati statunitensi della University of California di San Francisco hanno creato un nuovo tipo di pellicola fotografica, basata su uno strato di comuni batteri. La pellicola, le cui caratteristiche sono state illustrate su Nature, è il risultato di diversi studi di ingegneria genetica. Una proteina sensibile alla luce è stata estratta da un’alga e inserita sulla superficie del batterio Escherichia coli. Il microrganismo generalmente produce dei pigmenti neri, ma la presenza dello strato di proteine ne inibisce la produzione quando è esposto a raggi luminosi. In tal modo, come su una pellicola in bianco e nero, un’immagine viene impressa sul fondo nero. La pellicola ha una definizione dieci volte superiore alle migliori oggi in circolazione. Tuttavia la scoperta non avrà applicazioni commerciali. Infatti la pellicola sarà utilizzata come sensore capace di controllare esperimenti complessi di ingegneria genetica. Inoltre, la tecnica usata per rivestire le colture batteriche con le proteine, potrebbe essere adoperata nuovamente in altri campi della biologia. (a.l.)
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