Da più di sei secoli, tre volte all’anno, un rito si ripete nella cornice della cattedrale di Santa Maria Assunta di Napoli. Un rito che molti cittadini partenopei seguono con il fiato sospeso, dal momento che, secondo la tradizione, al suo esito è legata la buona sorte della città nei mesi a venire. Parliamo, naturalmente, del cosiddetto miracolo della liquefazione del sangue di san Gennaro, il patrono della città.
Durante il rito, l’arcivescovo della diocesi preleva due ampolle, conservate in una teca dietro l’altare della cappella del Tesoro del santo, e le espone pubblicamente, attendendo che il fluido contenuto al loro interno, normalmente solido, diventi completamente liquido.