Il virus dell’influenza ha un asso nella manica. Una proteina nascosta che potrebbe contribuire a renderlo più aggressivo. L’hanno scoperta per caso alcuni ricercatori del National Institute of Allergy and Infectious Deseases (Niaid). Finora si pensava che il virus influenzale fosse costituito solo da 10 proteine. Ma gli scienziati hanno individuato un undicesimo componente tra i “prodotti di scarto” del virus. Durante le prime fasi di replicazione infatti il patogeno commette alcuni errori nel tradurre i suoi geni in proteine. E produce alcune corte molecole aberranti. I ricercatori hanno osservato però che una di queste era particolarmente lunga per essere un semplice sbaglio. In realtà la proteina si accumula nelle cellule infettate e risulta tossica, soprattutto per quelle del sistema immunitario. Secondo il Jonathan Yewdell, che ha guidato il team di ricercatori, questa molecola potrebbe essere la responsabile delle violente epidemie scatenate dalla Spagnola nel 1918, dall’Asiatica nel 1957 e dal virus di Hong Kong nel 1968, che hanno causato in tutto il mondo 20 milioni di vittime. (v.n.)
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