Rendere abitabile il pianeta rosso, schermando con un campo magnetico il vento solare che ostacola la formazione di una atmosfera. E’ un’idea audace presentata da alcuni scienziati della Nasa al Planetary Science Vision 2050 che hanno preso in considerazione l’utilizzo di un veicolo spaziale per creare una magnetosfera artificiale che permetterebbe al pianeta rosso di conservare la propria atmosfera, innescando una serie di processi che potrebbero renderlo meno ostile alla vita.
La presenza di un campo magnetico, spiegano i ricercatori, permetterebbe lo scioglimento delle calotte polari rendendo disponibile acqua liquida sulla superficie di Marte per la prima volta dopo miliardi di anni. Si stima che circa un settimo dell’acqua che circa 4 miliardi di anni fa formava un oceano su Marte sia rimasta intrappolata nelle calotte polari quando, per cause ancora sconosciute, il pianeta perse il suo campo magnetico e molta della sua atmosfera fu spazzata via dal vento solare. Marte divenne così freddo e asciutto come lo osserviamo oggi.
La creazione di un campo magnetico artificiale intorno a Marte permetterebbe all’atmosfera del pianeta rosso di trovare un nuovo equilibrio: a partire da un aumento della temperatura di 4 gradi centigradi, che causerebbe lo scioglimento della calotta di anidride carbonica. Questo gas, a sua volta, provocherebbe un effetto serra simile a quello osservato sulla Terra, riscaldando ulteriormente il pianeta e portando allo scioglimento dell’acqua intrappolata, che irrigherebbe il suolo marziano. Nell’arco di un paio di generazioni umane, ipotizzano i ricercatori della Nasa, il pianeta potrebbe diventare abitabile.
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