Mentre il conto alla rovescia segna meno tre per la fine del mondo – per quelli che la vorrebbero legata alla conclusione di un ciclo del calendario Maya, prevista per il prossimo 21 dicembre – la Nasa si prepara a rispondere a tutti quelli che la mattina del 22, stupiti e felici che nulla sia in realtà accaduto, cercheranno di capire perché la profezia non abbia fatto centro (così come tante altre volte nel corso della storia, come racconta il libro “La fine del mondo – guida per apocalittici perplessi” di Telmo Pievani, vedi Galileo).
Per farlo l’agenzia spaziale statutinense – che da tempo ha aperto una pagina web dedicata a fornire spiegazioni per sfatare miti e leggende sul 21/12/2012 – ha infatti difusso un video dal titolo: “Perché il mondo non è finito ieri” per illustrare l’origine della profezia e il funzionamento del calendario Maya. Così, se fosse necessario puntualizzarlo ancora, il prossimo venerdì nessun asteroide, cometa o pianeta piomberà sulla Terra, ma sarà solo la fine del calendario Maya Lungo Computo. Nulla di diverso dal nostro 31 dicembre.
“Proprio come il calendario che avete sulle pareti della vostra cucina non cessa di esistere dopo il 31 dicembre, il calendario Maya non cessa di esistere il 21 dicembre 2012. Questa data rappresenta la fine di un periodo del lungo computo Maya ma poi – proprio come il vostro calendario inizia di nuovo il 1°gennaio – un altro periodo di lungo computo comincia per il calendario Maya”, scrivono dalla Nasa: “Il mondo non finirà nel 2012, il nostro pianeta è stato piuttosto bene per più di quattro miliardi di anni e scienziati credibili in tutto il mondo sanno che nessuna minaccia è associata a quest’anno”.
Credits immagine: NASA Goddard Photo and Video/Flickr