Le scie degli aerei contribuiscono al riscaldamento globale. A dirlo un team di ricerca guidato da Nicola Stuber del Dipartimento di Meteorologia dell’Università di Reading (Gb). Le scie provocano due effetti contrari: da una parte bloccano le radiazioni infrarosse che provengono dalla superficie della terra, impedendone la dispersione, dall’altra riflettono i raggi solari. Il riscaldamento, comunque, eccede sul raffreddamento, contribuendo all’innalzamento della temperatura globale, sebbene l’apporto sia piccolo rispetto a quello causato dalle attività umane. Secondo lo studio, presentato su Nature, una revisione generale dei piani di volo che preveda limitazioni dei voli notturni potrebbe minimizzare l’impatto del traffico aereo sul clima. I ricercatori hanno monitorato una zona a sud est dell’Inghilterra, sorvolata da velivoli diretti verso il Nord Atlantico. In base alle condizioni atmosferiche erano in grado di prevedere con esattezza la formazione delle scie che dipendono principalmente dal grado di umidità, più alto durante l’estate. Utilizzando i dati sui piani di volo e le misure atmosferiche, Stuber e colleghi hanno realizzato un modello climatico. In particolare hanno osservato che i voli invernali e soprattutto quelli notturni, pur rappresentando una frazione minore, contribuiscono al riscaldamento globale per una percentuale che va dal sessanta all’ottanta per cento di quello provocato da tutti i voli. (t.m.)
