A oltre un secolo dalla prima esperienza romana, il metodo scolastico ideato da Maria Montessori continua a macinare consensi, in particolare all’estero. Con numeri da capogiro, che parlano di migliaia di istituti in tutto il mondo, ed ex studenti illustri come i reali inglesi e i tanti Montessori boys dell’internet 2.0 – da Larry Page e Sergei Brin di Google, al papà di Amazon Jeff Bezos, fino al fondatore di Wikipedia Jimmy Wales. Ma anche conferme dal mondo della scienza. L’ultima da un team di ricercatori della University of Virginia e della University of Hartford, che in uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology, che ha analizzato l’efficacia dei programmi Montessori indirizzati ai bambini della scuola materna, concludendo che il metodo funzionerebbe come un grande equalizzatore, capace cioè di migliorare le performance scolastiche dei bambini provenienti da famiglie povere e situazioni svantaggiate.
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