Parla Rita Levi Montalcini

Accanto ai sette Nobel che hanno partecipato al summit della Pace c’era anche un’italiana, Rita Levi Montalcini: il Nobel per la medicina, che ha festeggiato i suoi 90 anni, è stata madrina della celebrazione. La Montalcini, parlando della tragedia che ha investito i Balcani, ha detto: “I primi a subire l’odio sono soprattutto i bambini, e un giorno impareranno a vendicare i loro morti”. Galileo ha raccolto la sua opinione.

Professoressa Montalcini, condivide le critiche dell’ex presidente Gorbaciov alla Nato e al Consiglio di sicurezza?

“Io ho molta stima di lui e sono d’accordo con quello che lui ha dichiarato. La guerra attualmente in corso era tanto inevitabile, quanto inutile. Gorbaciov è stata una personalità di grandissimo rilievo nel regime bolscevico, ma purtroppo oggi non gode più del prestigio del passato. Io, però, continuo ad avere per lui un’enorme ammirazione”.

Quali sono le sue speranze per il futuro?

“La mia speranza è rivolta ai giovani, e alle donne che sono sempre stati spettatori e mai attori nell’arena della vita. E oggi è tempo di dargli la possibilità di agire per creare la pace e la fratellanza. Perché la fratellanza è l’unico modo di combattere i pericoli che minacciano la stessa sopravvivenza del genere umana. Albert Einstein disse molto bene: ‘noi facciamo appello come essere umani ad altri esseri umani, ma ricordate la vostra umanità e dimenticate tutti il resto’. Mentre Primo Levi scrisse ‘spero che il frutto orrendo dell’odio non faccia semi né domani né mai’”.

Lei ha parlato di diritti umani ma anche di doveri umani.

“Io ho parlato più di doveri che di diritti umani. Attualmente i paesi privilegiati come il nostro non hanno più tanto dei diritti quanto dei doveri. Noi dobbiamo fare tutto quello che possiamo per la pace. E ribadisco che l’unica cosa che abbiamo per un futuro migliore sono i bambini e le donne. Si deve iniziare a divulgare la pace agendo sull’infanzia e dall’adolescenza. E’ in quel momento che bisogna agire, quando il cervello è più recettivo. Poi sarà marchiato a vita o dall’odio o dall’amore.”