Si fa ancora troppo poco per la salute mentale. Nonostante si stimi che il 13 per cento del carico globale di malattie nel mondo sia causato da disordini neuropsichiatrici, in media si investe meno del 2 per cento della spesa sanitaria in questi problemi. La denuncia viene dal World Health Organization Mental Health Atlas 2005, la pubblicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che aggiorna e amplia i dati relativi al 2001 sulle risorse investite per la salute mentale nel mondo. Il progetto Atlas, lanciato nel 2000 e giunto alla sua seconda edizione, è una fotografia delle situazione mondiale e nazionale in termini di politica sanitaria, legislazione e finanziamenti, epidemiologia, trattamenti e cure che riguardano la psichiatria. L’edizione 2005 fotografa la realtà di 192 paesi nel mondo, evidenziando l’insufficienza globale delle risorse, incapaci di rispondere alle esigenze di quanti soffrono di disturbi mentali: si conta che 450 milioni di persone sono affette da malattie psichiche, 140 milioni hanno gravi problemi di abuso di alcool e 45 milioni soffrono di schizofrenia. Ogni anno si compie quasi un milione di suicidi. L’indagine, rispetto al 2001, denuncia che la forbice tra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo si sta allargando: per esempio, pur essendo aumentato il numero totale di psichiatri, che sono passati in media da 3,96 a 4,15 per ogni 100 abitanti, la distribuzione varia da 9.8 medici in Europa a 0,04 in Africa. (a.c.)
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