Particolari regimi alimentari, farmaci poco tossici e anti-ormoni possono proteggere l’organismo dall’attacco del tumore. Diminuiscono il rischio, per esempio, il tè verde, la curcumina del curry, gli isoflavoni della birra e del vino, le vitamine del gruppo A ed E, il selenio, la soia, i farmaci antinfiammatori come l’aspirina, alcuni inibitori ormonali come tamoxifen o finasteride, il controllo del peso. Ad affermarlo è uno studio pubblicato in anteprima su Nature Reviews on Cancer, condotto da Adriana Albini, responsabile della ricerca oncologica dell’Istituto scientifico MultiMedica di Milano.
Secondo la ricerca, sostenute dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro), la prevenzione mirata all’organismo, prima ancora che alla neoplasia, può rendere le persone meno inclini a lasciar insorgere un tumore. Come in natura un seme germoglia solo se il terreno è pronto ad accoglierlo, così nell’organismo, mantenendo sano il “microambiente”, si può impedire al tumore di mettere radici, prima di dover estirpare l’erbaccia. Attraverso quella che Albini chiama “chemoprevenzione”, l’organismo diventa un terreno inospitale per l’attecchimento delle cellule neoplastiche.
I ricercatori propongono su Nature Review di mettere a punto un indice di rischio per il tumore, che possa diventare quantitativo, prendendo spunto dalla “scorecard” proposta dalla società europea di cardiologia. In questi fattori di rischio micro-ambientali rientrano le abitudini alimentari, il fumo, l’obesità, lo stato ormonale, l’uso di farmaci. Si calcola che implementando la prevenzione si potrebbero salvare dal cancro milioni di vite. (da.c.)
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