Una proposta di legge, l’ennesima, sulla medicina di genere. È quella promossa da Paola Boldrini (PD), membro della Commissione Affari Sociali della Camera, e sottoscritta anche dal responsabile sanità del Partito Democratico, Federico Gelli, della capogruppo in Affari Sociali, Donata Lenzi, e della vice presidente dell’Assemblea nazionale del partito Sandra Zampa. Nel 2013 ci aveva già provato Ilaria Capua a far passare una norma che istituisse, alla luce delle evidenze scientifiche, misure di prevenzione, diagnosi e cura che tenessero conto delle differenze di sesso e di genere.
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